Mentre in tutta Italia i pubblici esercizi, fra cui bar e ristoranti, continuano a chiudere le saracinesche nonostante una tiepida ripresa dei consumi (anche per il 2015 il saldo fra aperture e chiusure, secondo Confesercenti, è negativo), la Sardegna è in controtendenza: è la regione con la maggior densità di ristoranti e bar, prima in Italia, seconda in Europa subito dopo il Portogallo.

Lo evidenziano i numeri del “focus sulla ristorazione” realizzato dalla Confcommercio che conta ben 5.278 ristoranti e 5.056 bar, ben 653 attività ogni centomila abitanti, un rapporto altissimo rispetto alla media nazionale (pari a 440).

Sebbene sia la regione che detiene la leadership sul numero di imprese attive, la Sardegna non vanta lo stesso primato sui consumi; anche se il calo della spesa alimentare, durante il periodo 2007 – 2014, è stato inferiore rispetto alla media nazionale (-11,8% invece che -13,5%), nell’isola si spende molto meno rispetto al resto della nazione. Un sardo spende nell’anno solo 812 euro pro capite, contro i 1.143 euro spesi del resto dei suoi connazionali.